Villa Clerici e Castelletto di Cuggiono

Indirizzo: Località Castelletto di Cuggiono
Orari: La villa non è visitabile.
Costo:
Giorni chiusura:

Descrizione:

Il comune di Cuggiono sorge su quello che fu un antico insediamento celtico prima, ed un fiorente comune medievale poi, posto al centro degli scontri che videro contrapposti Francesco I di Francia e Carlo V durante le Guerre d’Italia del XVI secolo.
A circa tre chilometri dal capoluogo comunale si trova la frazione di Castelletto, un tempo borgo indipendente e poi aggregata al comune di Cuggiono, adagiata sulla riva destra del Naviglio Grande.
Il nome “Castelletto” deriva dal castello di proprietà della famiglia Clerici, oggi denominato Villa Clerici, che si trova in posizione strategica su di un’altura adiacente alle sponde del Naviglio.
Il complesso, rimaneggiato nel corso dei secoli dai vari proprietari della famiglia Crivelli, nasce come casa nobiliare verso la fine del Seicento, inglobando edifici precedenti tra cui alcune strutture difensive. Al XVIII secolo risale la progettazione del parco che circonda l’edificio, nel quale spicca la grandiosa scalinata barocca che scende dalla Villa sino alle acque del Naviglio e che un tempo veniva utilizzata come imbarcadero dove erano soliti attraccare gli ospiti. Pare che i Clerici, ricca famiglia di banchieri, investirono una vera e propria fortuna per apparire al pari di altri nobili locali, più blasonati ma meno facoltosi, e vollero per la loro Villa la costruzione di ben 365 finestre, una per ogni giorno dell’anno, e dodici balconi. La famiglia, caduta infine in rovina, fu costretta a vendere la villa, che fu così trasformata prima in una filanda e poi ridotta in stato di abbandono. Poco lontano, a collegamento delle due sponde del Naviglio, è visibile il ponte in pietra opera dell’ingegnere Antonio Lonati.
Quest’ultimo fu costruito nella seconda metà del Cinquecento per rimpiazzare il fragile ponte di legno più volte distrutto dalle piene. L’aspetto attuale del ponte, frutto di numerose opere di ammodernamento, è quello del 1735, anno in cui venne effettuato, come riporta una lapide visibile sul pilone ovest, l’ultimo sostanzioso restauro.

 

Mappa:

Lascia un commento