Descrizione:
Voluto dal duca Filippo Maria Visconti, il Naviglio di Bereguardo, lungo quasi 19 km, nasce per scopi irrigui e come via di trasporto per le merci che da Pavia, tramite il Naviglio Grande, dovevano poi arrivare alla Darsena di Milano. Tra queste le più usuali erano il sale proveniente dall’Adriatico, i legnami da ardere e d’opera provenienti dal Ticino, i cereali e i vini dell’Oltrepò.
Il suo tratto gemello, che collegava Bereguardo a Pavia, andò presto in disuso per alcuni errori legati al calcolo sbagliato delle pendenze e alle perdite d’acqua che impoverivano le su portate. Le barche, venuto a mancare questo tratto, una volta compiuto il percorso Pavia – Bereguardo sul Ticino, venivano trasportate su carri e portate sino all’innesto del Naviglio.
La particolarità storica di questo corso d’acqua sono le conche presenti, tra cui da citare quella denominata dell’Abbazia. Molti la considerano come la prima conca al mondo entrata in funzione su un canale artificiale. Queste opere idrauliche, vanto dell’ingegno lombardo, ma costose da mantenere, vennero studiate e disegnate da Leonardo nei suoi codici. Sempre secondo il genio vinciano i lombardi con questo sistema potevano portare le barche anche sulle Alpi.