Morimondo e l’agricoltura medievale

Distanza: 5,5
Fondo: misto
Dislivello: 15
Interesse: Culturali  Naturalistici  
Difficoltà: facile
Pendenza: 3%

Percorribilità:

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Descrizione:

Nella natura del Parco del Ticino sorge uno dei borghi più belli d’Italia, dove è stata edificata per opera dei monaci cistercensi, l’abbazia di Morimondo nel lontano 1134, quando dalla Francia arrivarono i primi dodici monaci da Morimond per dar vita a quello che ancora oggi rappresenta uno dei monasteri più belli e meglio conservati al mondo.

In questo luogo si può ritrovare un ritmo di vita che scorre ancora su quadranti antichi, qui si possono riconoscere le tracce di un rapporto antico tra uomo e natura, segni di un paesaggio che l’uomo ha saputo costruire sapientemente nel corso dei secoli. I boschi di ontano fanno da cornice a campi coltivati e testimoniano una selvicoltura arcaica ma efficace, capace di fornire legname a monaci e contadini.

L’acqua corre copiosa in ogni direzione, perché in questo luogo magico sono presenti le acque provenienti dal vicino Naviglio, dal Ticino, dalla Roggia Nasino e dalla Roggia Rabica e dai caratteristici fontanili, dove l’acqua delle Alpi dopo un lungo percorso sotterraneo sgorga in questi luoghi e viene utilizzata sapientemente dall’uomo per l’irrigazione delle marcite.

Sul terrazzo del fiume Ticino sorge l’abbazia di Morimondo, testimonianza di una religiosità e semplicità delle popolazioni che hanno legato il loro destino alla terra e ai frutti che questa può dare.

Buona visita!

 

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