Paesaggio perduto: mostra fotografica di Claudio Argentiero

Descrizione:

La mostra
Il paesaggio va considerato oltre la classica rappresentazione idealistica alla quale siamo abituati, poiché a volte fissa una natura rigogliosa o pittoresca, in altri casi diviene testimone dei cambiamenti in atto, anche a livello sociale.
La terra, prima fonte di alimento per la vita, in alcune zone del Paese sembra sia divenuta unicamente un suolo per edificare, dando vita a un sistema urbanistico che  allarga le periferie creando smarrimenti e sradicamenti identitari.
Senza abdicare a memorie recondite, il lavoro del fotografo si contrappone a questa idea distruttiva, per cercare le tracce nel paesaggio che incontra, affidandosi a questioni culturali e sociali che hanno segnato la nostra storia, senza nostalgie imposte.
Qui la fotografia ha un duplice scopo: quello di raccogliere i frammenti rimasti di edifici del recente passato, e quello di tessere un mosaico di esperienza che riconducono al concetto di luoghi provvisori, che ci appartengono, ma che non riusciamo a valorizzare, lasciando al tempo la volontà di divellere la primitiva bellezza, di cui si nutre il nostro sguardo.
E’ dalla bellezza che bisogna ripartire, pur consci che l’uomo muta la propria mentalità vivendo i giorni di un progresso che ha soffocato le tradizioni, mentre l’agio dei tempi moderni, viziato dalle battenti pressioni pubblicitarie, ha ceduto il passo ad una sempre più diffusa concezione della vita, che non è certo fatta di silenzi e semplicità.
Queste immagini non hanno certo la pretesa di sostituirsi alle dinamiche attuali, ma vogliono ridare valore a stili di vita che si basavano su ritmi naturali, fondendosi con l’ambiente, per meditare.

L’autore
Claudio Argentiero (1962) da oltre venticinque anni si occupa di fotografia. Il suo percorso si snoda tra lavori su committenza e ricerca personale. E’ da sempre interessato alla documentazione del territorio e dei suoi mutamenti, producendo immagini per mostre e libri, collaborando con enti pubblici e privati. Dal 1988 cura e organizza mostre ed eventi fotografici di rilievo. E’ ideatore e curatore del Festival Fotografico Italiano, dal 2013 Europeo, e di molte rassegne annuali, tra cui quelle organizzate presso la storica Villa Pomini di Castellanza, da oltre quindici anni. Ama il b/n, che ha sempre stampato personalmente, sperimentando la fotografia infrarosso, le antiche tecniche e le più moderne tecnologie digitali fine art, in stretta collaborazione con EPSON. Ha esposto in importanti spazi in Italia e all’estero, e ad Arles (Francia), tempio della fotografia mondiale, in contemporanea ai RIP dal 2005 al 2013, realizzando, con altri autori, due libri sulla cittadina francese, capitale della fotografia internazionale. Ha al suo attivo svariati libri, e nuovi sono in fase di realizzazione, di cui tre della collana A.F.I. in uscita nel 2014. Suoi lavori sono stati pubblicati su diverse testate del settore e d’arte. Da qualche anno si dedica con particolare interesse anche al ritratto, alla ricerca di un proprio stile, lavorando in stretto contatto con diversi artisti.  E’ ideatore e Presidente dall’origine dell’Archivio Fotografico Italiano, per il quale cura progetti a livello europeo, oltre ad essere photoeditor dei libri da collezione della collana A.F.I. Sue immagini fanno parte di collezioni pubbliche private, anche straniere.

L’iniziativa è promossa da Ester Produzioni, con il patrocinio di Parco Lombardo della Valle del Ticino e l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore.

Inaugurazione della mostra si terrà domenica 26 ottobre alle ore 16.00. Durante l’occasione sarà presentato il libro “L’anima delle Risaie Genti, luoghi, memorie e incanti”  e seguirà rinfresco.


QUANDO E DOVE
26/10/2014 - 23/11/2014
10:00 - 18:00

Centro Parco, ex Dogana Austroungarica
Tornavento , Lonate Pozzolo (VA)
Per iscrizioni e informazioni
338.5828569
E-mail - esterproduzioni@gmail.com


Download: paesaggio_perduti_paesaggio_perduto_locandina_

Lascia un commento