Pan de Mej

Descrizione:

Ingredienti 
Preparazione per 6 porzioni: 200 g di farina gialla a grana fine, 100 g di farina gialla a grana grossa, 150 g di farina bianca, 150 g di burro, 100 g di zucchero, 15 g di lievito di birra, 3 uova, latte q.b., fiori di sambuco 3 cucchiaini, zucchero vanigliato q.b., olio q.b., sale q.b.

Esecuzione: Mescolare insieme le tre farine e poi setacciarle sulla spianatoia; aggiungere un pizzico di fiori di sambuco, un po’ di sale, lo zucchero, le uova e il burro fatto prima fondere; mescolare con cura e unire il lievito sciolto con poco latte tiepido; impastare bene gli ingredienti unendo, se necessario, altro latte; fare con la pasta una palla, metterla in una zuppiera, coprirla con un tovagliolo e lasciarla lievitare per un’ora in luogo tiepido; trascorso questo tempo, ungere con olio una placca da forno e spolverizzarla con farina bianca; fare con la pasta tante pagnottine lievemente schiacciate, di circa 10 cm di diametro e metterle sulla placca tenendole distanziate perché cuocendo tendono ad allargarsi; cospargere i pani con un po’ di zucchero vanigliato e fiori di sambuco; cuocerli in forno caldo (190° C) per 30 min.

Varianti: A parte l’uso del lievito e le variazioni sul tema della pasta frolla esposte nella nota precedente, le differenze fra le varie formulazioni di questa ricetta sono relative alle proporzioni tra la quantità di farina bianca e gialla (nelle due macinature, a grana fine e a grana grossa), con oscillazioni talvolta anche del 50%. La scorza di limone e la vaniglia (o zucchero vanigliato) sono opzionali. Si preparano un po’ ovunque, secondo la stessa ricetta, dolcetti di pan de mej, chiamati meini fini, di pezzatura inferiore ai 100 grammi. Talvolta non compare la panigada, e allora si parla di meini greggi. I greggi e i fini sono ottimi con il latte per colazione, ma reggono bene anche il ruolo di rompidigiuno sia al mattino (meglio di qualsiasi merendina industriale) che al pomeriggio con il tè. A fine pranzo, una fettina di torta può essere servita alla maniera antica, con panera montata e castagne lesse, accompagnata da vino dolce o passito.