Descrizione:
Il borgo di Robecco sul Naviglio, situato tra il comune di Abbiategrasso e quello di Magenta, è riconosciuto per la sua ampia presenza di ville e dimore nobiliari come uno dei borghi più belli dell’intera Lombardia. Sviluppatosi grazie alla presenza del Naviglio, il comune conobbe il periodo di maggiore splendore a partire dal XVI secolo, quando diverse famiglie milanesi edificarono qui le loro residenze di campagna investendo notevoli somme nella creazione di latifondi.
Tra i diversi palazzi spicca quello della famiglia Archinto, conosciuto anche come “il castello” per via delle sue due torri merlate, che però non hanno mai svolto funzioni militari.
Fortemente desiderato dal banchiere Carlo Archinto verso la fine del XVII secolo e disegnato da Carlo Federico Pietrasanta, il magnifico progetto non fu però mai completato per mancanza di fondi.
Di fronte al palazzo, sulla riva opposta del Naviglio, sorge la quattrocentesca Villa Gaia, probabilmente la più celebre delle costruzioni di Robecco. Edificata dalla famiglia Borromeo sui resti di un antico fortilizio la villa fu frequentata da Ludovico il Moro che venne qui ospitato in occasione di feste e battute di caccia.
Di particolare interesse è anche Villa Gromo di Ternengo, immersa in un parco di 16 ettari cintato da antiche mura risalenti, forse, alla tarda romanità. L’aspetto della Villa e la sua struttura attuale sono il frutto di vari rimaneggiamenti, in particolare quello eseguito nel 1679 dalla famiglia Gromo di Ternengo. Tra le varie ville osservabili nell’area spiccano, tra le altre, Villa Dugnani Cittadini con le sue finestre in terracotta, Villa Terzaghi che rappresenta uno tra i migliori esempi di barocchetto lombardo, Villa Scotti, l’attuale municipio in stile neoclassico, Villa Arconati, Villa Bassana e molte altre ancora.