Descrizione:
Percorrendo l’alzaia del Naviglio Grande, nei pressi di Castelletto di Mendosio, s’incontra il Palazzo Cittadini Stampa. L’edificio, che rivolge al Naviglio la sua facciata principale, è composto da un semplice volume rettangolare distribuito su tre piani con al centro un ampio portone ad arco sovrastato da un balconcino in ferro battuto. In contrasto con l’austerità degli esterni si conservano nelle sale nobili del palazzo alcuni raffinati affreschi con scene mitiche e bucoliche a cui fanno da cornice gli splendidi soffitti a cassettoni recentemente riportati al loro stato originale. La struttura venne edificata verso la seconda metà del XVII secolo per volontà del nobile e sacerdote don Giuseppe Cittadini. Per quasi tutto il Settecento l’immobile rimase di proprietà dei Cittadini fin quando, sul finire del secolo, la famiglia attraversò un periodo di difficoltà economiche e dovette vendere la proprietà. L’edificio e le terre circostanti passarono quindi a Giuliano Baronio e successivamente a sua figlia Laura che nel 1835 sposò Gaspare Stampa, al quale si deve l’attuale nome del palazzo. Sembra che Gaspare Stampa, fervente patriota risorgimentale, ospitò nelle stanze del palazzo alcuni fra i maggiori protagonisti del processo di unificazione nazionale. Nel 1920 l’edificio venne devoluto alla parrocchia di Castelletto al fine di realizzarvi un orfanatrofio. Dopo essere caduto in stato di abbandono e aver subito un grave incendio, l’edificio è stato finalmente restaurato tra il 2008 e il 2014.