Lungo il Grande Fiume

Promoter: Le vie dei canti; www.viedeicanti.it - info@viedeicanti.it
Durata: 2 giorni - 1 notte
Livello: 1 su 4
Quota di Partecipazione: € 70 (per segreteria, organizzazione, guida)
Partecipanti: min 5 max 16
Info e Prenotazioni: Le vie dei canti - Tel. 0583 356177 /82 ore 9-13 e 14-18, 331-9165832

Servizi offerti

Descrizione:

Un viaggio lungo il Grande Fiume, come lo definì Strabone (I sec. a.C.) Si parte proprio dal suo inizio, al Ponte di Ferro di Sesto Calende, per seguirne il corso, sempre in sponda sinistra, in zone non solo dall’indubbio pregio naturalistico, ma anche ricche di reperti archeologici o di archeologia industriale, a testimonianza del ruolo che da sempre il fiume ha avuto: le sue acque sono state sfruttate nel corso dei secoli permettendo il fiorire dell’agricoltura, dell’industria, del commercio e dei trasporti, mantenendo nel contempo anche l’ambiente naturale, tanto che il Parco Lombardo della Valle del Ticino è stato inserito dall’UNESCO nel 2002 nell’elenco delle “Riserva della Biosfera”.

1° giorno – da Sesto Calende al Panperduto – circa 10 km (con possibilità di deviazioni).
Dalla stazione ferroviaria di Sesto Calende, prima di indirizzarci verso il Ticino, che qui “nasce” per il suo tratto italiano, una piccola deviazione ci porta a vedere il famoso Sass da Preja Buia, grosso masso erratico. Tornando poi sui nostri passi ci dirigiamo verso il fiume. Seguendone il percorso incontriamo già nei primi chilometri diverse dighe: la Miorina, il cui regime è regolato da una convenzione internazionale tra Italia e Svizzera per regolare il livello del Lago Maggiore; Porto della Torre, che funge anche da ponte sul Ticino verso il Piemonte ed ultima il Panperduto , che serve ad alimentare il Canale Villoresi ed il Canale Industriale. Eventuale possibilità di effettuare l’itinerario navigabile presso il Panperduto con l’imbarcazione LoVeMi. Per la notte siamo ospitati nel nuovo ostello “Locanda Panperduto”.

2° giorno – dal Panperduto a Turbigo – circa 34 km (di cui a piedi 17).
Cambiando mezzo di locomozione, si prosegue il percorso in bici giungendo alla Centrale di Vizzola Ticino ed alla grande Ansa di Castelnovate, dove il fiume disegna una curva di 270°. Si continua verso sud, tra il fiume ed il canale industriale, fino al Ponte di Oleggio ed al Centro Parco Ex Dogana Austroungarica, punto di sosta dove si lasciano le bici. Da Tornavento la vista spazia sulle creste montuose e sul corso del fiume: il belvedere sul Monte Rosa è decisamente mozzafiato. Dopo il ponte di Oleggio, nei pressi della Cascina Catellana, nasce il Naviglio Grande. Il cammino prosegue tra acque e boschi attraversando la zona del Turbigaccio, Sito di Importanza Comunitaria per la grande variabilità degli ambienti che ne fa un vero e proprio scrigno di biodiversità. Da citare anche l’avventurosa traversata del ponte sospeso sopra il canale scaricatore della Centrale termoelettrica ENEL di Turbigo. Scioglimento del gruppo alla stazione.

Guida: Flavia Caironi – Guida AIGAE – Guida Naturalistica Abilitata Parco Lombardo della Valle del Ticino
Ritrovo: ore  09.45 stazione FS di Sesto Calende (treno 08.48 da Milano P.ta Garibaldi)
Rientro: rientro dalla stazione di Turbigo (treni per Milano Nord Cadorna 17.25 – 18.25 – 19.25 – durata viaggio 48’)
Cammino: non ci sono dislivelli; la lunghezza delle tappe può variare lievemente a discrezione della guida in funzione dell’allenamento del gruppo, poiché esistono molte varianti di sentieri.
Sistemazione: ostello