Description
Tra il 1858 e il 1865 fu in funzione, tra Tornavento e il Comune di Sesto Calende, una particolare ferrovia a cavalli adibita al trasporto delle imbarcazioni. La cosiddetta “ferrovia delle barche”, costruita parallelamente al Ticino, permetteva infatti alle imbarcazioni provenienti da Milano di raggiungere il Lago Maggiore via terra, senza dover affrontare le pericolose rapide che il fiume presenta in questo tratto.
Il progetto, ideato dal milanese Carlo Cattaneo, consisteva in un carrello poggiato su binari e trainato da 6 o 8 cavalli a seconda del peso della barca caricata. A Tornavento, poco dopo l’inizio del Naviglio Grande, sorgeva una darsena ove giungevano i barconi da Milano nell’attesa di essere caricati.
Il tracciato, di complessivi 18 chilometri circa, si snodava per alterni dislivelli dalla darsena di Tornavento attraverso la pianura della Malpensa fino a Somma Lombardo, in prossimità del fiume Strona. Da qui, una discesa di 400 metri permetteva al carro di arrivare direttamente alla darsena costruita lungo l’alzaia del Ticino a Sesto Calende, dove la barca era nuovamente calata in acqua. Due edifici, all’inizio e alla fine del percorso, erano adibiti al ricovero dei numerosi cavalli necessari al traino.
Il sistema rimase in funzione per meno di un decennio e fu completamente abbandonato nel 1868, quando venne inaugurata la linea ferroviaria Milano-Gallarate-Sesto Calende, più rapida e funzionale. Dell’Ipposidra non rimane molto: le maggiori testimonianze di questo ingegnoso sistema si possono trovare tra Somma Lombardo e Castelletto Ticino, dove compaiono ancora, persi nella brughiera, qualche ponte diroccato ed alcuni piloni di granito.