Da Vergiate a Sesto Calende, passando tra le colline moreniche ed il Lago di Comabbio… tra i boschi più alti del Parco

Distanza: 24,1
Fondo: misto
Dislivello:
Interesse: Culturali  Naturalistici  
Difficoltà: facile

Percorribilità:

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Descrizione:

Questo sentiero è particolare perchè riunisce più percorsi, offrendo al visitatore la possibilità di spaziare tra diversi paesaggi e diverse situazioni ambientali. Da Vergiate verso il Lago di Comabbio, da qui alla frazione di Oriano, toccando anche Mercallo dei Sassi fino al Lago Maggiore.

In questa seconda proposta si parte Stazione Ferroviaria di Vergiate e si va verso nord con due diverse possibilità: una porta a due anelli che corrono intorno alla colline moreniche, l’altra costeggiando le pinete si porta sul Lago di Comabbio.  Dal Lago, seguendo la pista ciclabile si giunge a Mercallo dei Sassi e, attraversando il paese, si arriva nei boschi di Oriano. Dalla frazione si ridiscende verso la Strada del Sempione e poi sino al fiume. Percorrendo la strada panoramica in direzione Sesto Calende si arriva alla Stazione Ferroviaria. 

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DA VERGIATE A SESTO CALENDE, PASSANDO TRA LE COLLINE MORENICHE ED IL LAGO DI COMABBIO… TRA I BOSCHI PIÙ ALTI DEL PARCO… 

TRATTO UNO
Lunghezza = 2231 mt.
Dislivello = piano all’inizio, in leggera salita l’ultima parte sino al Bosco delle Capre
Terreno = asfalto
Transito = percorso aperto al traffico
Mezzo da utilizzare = bicicletta da città o piedi

Dalla Stazione ferroviaria di Vergiate si prende l’unica strada possibile in uscita (via Roma), alla prima rotatoria si prosegue dritto (la strada passa sotto l’autostrada). Sulla sinistra di incontra la chiesa con la facciata in cotto di S.Martino, si fa la rotonda e si prende via Cavallotti. La strada piega a destra in salita e poi a sinistra passando davanti al comune di Vergiate. Si sbuca in Piazza Beia e poi in Via Garibaldi (qui c’è la chiesa più antica di Vergiate – S. Maria) e da qui in Via Delle Ville. Attenzione da qui c’è un senso unico per cui non si può fare in discesa.
Chi percorre il sentiero in senso inverso, all’altezza del bivio prende per via Monte Rosa, va diritto, fermandosi allo stop e proseguendo in via Gatti e poi si immette in via Garibaldi che è a doppio senso di marcia. Ma riprendiamo il nostro giro, si percorre Via delle Ville sino al bivio dove a destra si va in Via Pineta e al Bosco di Capra, diritti si va verso il Lago di Comabbio

TRATTO DUE
Lunghezza = 7365 mt.
Dislivello = leggera pendenza
Terreno = sterrato, in alcuni casi sconnesso o molto sconnesso
Transito = percorso ciclo pedonale
Mezzo da utilizzare = bicicletta da montagna o piedi (scarpe da trekking)

Da qui il percorso si inoltra nelle colline passando per i più bei boschi di alto fusto della zona. Se si giunge in via Pineta si prende la stradina sterrata abbastanza ripida che porta ai due giri lungo le colline del Monte Vigano e del Monte San Giacomo e verso la frazione di Cuirone. Nei pressi del sentiero sorge una bella area eco-sostenibile in bamboo, realizzata dal comune al Bosco di Capra, per lo svolgimento di feste campestri ed altre manifestazioni culturali, sportive e sociali.
Lungo il sentiero si incontrano boschi, tradizionalmente utilizzati per il loro legname, che raccontano di attività selvicolturali antiche che portavano ad averne cura per il legname da opera e da ardere che davano. Molto praticata era la coltivazione del castagno da frutto che qui contava esemplari maestosi e centenari.
Il Monte S. Giacomo è, con i suoi 427 metri d’altezza, il punto più alto del Parco. Una bellissima scalinata conduce alla cima della collina dove ancora si vedono i resti dell’antica Osteria “Eden San Giacomo”; un luogo di svago e di delizia dove la gente poteva mangiare osservando un paesaggio che spaziava dalle Alpi, ai tanti laghi della provincia di Varese. Dopo questi giri davvero appaganti ci si ricongiunge con il percorso che va verso il Lago, o, in alternativa, se non si vuole prendere questo sentiero verso il San Giacomo, invece di prendere per via Pineta, si continua per via Delle Ville. La strada diventa sterrata ed anch’essa s’immerge nei boschi in maniera tortuosa. Querce, pini e castagni ci fanno da cornice e non è raro vedere il picchio rosso nei suoi voli ondeggianti.
La strada va leggermente in salita e poi spiana e al primo bivio. Si prende a destra e si risale leggermente passando sotto una elettrodotto. In questa zona fate attenzione ai cavalli e soprattutto ai cavalieri!
Qui ci sono le sorgenti (Sorgenti Pissirotta) da cui attinge l’acquedotto comunale.
Altro bivio in cui si tiene la destra e poi si piega a sinistra, da qui la strada inizia a scendere verso il lago, poi di nuovo spiana attraverso filari di ciliegi, poi si prende a sinistra al bivio.
La strada in questo punto è particolarmente sconnessa. Scendiamo verso Corgeno sino a quando si incontra Via Lombardia (la strada che va a Varano Borghi).

TRATTO TRE
Lunghezza = 2174 mt.
Dislivello = leggera discesa, poi piano
Terreno = asfaltato
Transito = primo tratto aperta al traffico poi pista ciclabile sino a Mercallo dei Sassi
Mezzo da utilizzare = bicicletta da città o piedi

Dopo aver attraversato, prestando molta attenzione, Via Lombardia, ci si porta in via Ronchetti e si scende verso il lago e la ciclabile. Si fanno un paio di tornantini per portarsi sul piano e nel centro di Corgeno (via Rosselli), si prende via Broli, facendo attenzione all’incrocio e si incontrano le sculture dell’artista Mario da Corgeno (uno scultore contemporaneo che ha punteggiato, impreziosendolo, di sue opere quasi tutto il tratto della pista ciclabile).
Scendiamo ancora verso il Lago di Comabbio sino all’inizio della pista ciclabile. Il Lago di Comabbio è un bellissimo lago di origine glaciale non collegato al Ticino e al lago di Monate, ma collegato solo al Lago di Varese ed è importante dal punto di vista ornitologico. Infatti, il Parco l’ha inserito tra i SIC ( Siti Importanza Comunitaria) più importanti del suo territorio. La pista costeggia luoghi gradevoli, con filari di pioppi cipressini e querce e prati che digradano dolcemente verso le sponde del lago. Dopo alcune centinaia di metri la pista sfocia, in comune di Mercallo dei Sassi, nei pressi del semaforo della superstrada per Laveno.

TRATTO QUATTRO
Lunghezza = 5831 mt.
Dislivello = piano, poi risalita verso Mercallo dei Sassi
Terreno = asfaltato, poi dall’uscita di Mercallo sterrato, sino al Centro Parco di Oriano, dove la strada è asfaltata
Transito = aperto al traffico, poi sentiero ciclo pedonale
Mezzo da utilizzare = bicicletta da città, o bicicletta da montagna, o piedi

Da questo punto la strada è aperta al traffico e bisogna prestare attenzione ai mezzi in transito. Si prende la strada che costeggia la superstrada e si percorre sino all’altezza di un piccolo passaggio che permette il transito, anche in bici, sotto la superstrada. Una volta attraversato, si risale sino al centro di Mercallo dei Sassi, sino in Piazza Balconi, da qui si prende la Via Roma che porta verso Oriano.
Alla fine di una piccola scarpata contenuta da una muratura a secco si prende a destra in via Caneè. Ora siamo fuori da Mercallo e la strada porta nei boschi ed al circuito segnalato dalle Vie Verdi come (MN Monte Pelada e MN Meraviglie Nascoste). Una volta finito il giro, una visita al Centro Parco e al bel borgo di Oriano conclude questo tratto.

TRATTO CINQUE
Lunghezza = 2027 mt.
Dislivello = discesa, poi nei prati verso la statale del Sempione in piano
Terreno = asfaltato o sterrato a secondo sei tratti
Transito = aperto al traffico
Mezzo da utilizzare = bicicletta da città, o bicicletta da montagna, o piedi

Una volta superato il Centro Parco si segue il percorso del Sentiero E1 che si interseca con la strada che porta ad Oriano Inferiore e poi, al bivio della strada del Sempione. Una volta giunti nei pressi della ferrovia, si segue sempre l’E1 prendendo a sinistra e dopo poco a destra nel sottopasso che passa sotto la ferrovia. Davanti ci si apre una zona prativa e si vede la strada del Sempione, che si attraversa con grande attenzione (visto il traffico presente)

TRATTO SEI
Lunghezza = 4442 mt.
Dislivello = discesa, poi dalla strada panoramica in piano
Terreno = primo pezzo sterrato, poi da via Impiove asfaltato
Transito = aperto al traffico sino alla strada panoramica
Mezzo da utilizzare = bicicletta da città, o piedi

Dopo aver attraversato il Sempione, s’imbocca via Delle Paludi, quindi via Impiove e via Carlo Cattaneo, da cui si raggiunge la strada panoramica sul Fiume Ticino. Si percorre in direzione Sesto Calende sino ad arrivare alla Stazione Ferroviaria.

Mappa:

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